Allergia ai pollini: consigli sulla prevenzione

Allergia ai pollini: consigli sulla prevenzione

Di tutte le forme di allergia le allergie respiratorie rappresentano la forma più diffusa in Europa e in tutto il mondo. Tra le più comuni c’è l’allergia ai pollini – il cui nome corretto è pollinosi – che si verifica all’avvicinarsi della primavera, in concomitanza con il periodo di fioritura delle piante. 

L’allergia ai pollini si manifesta puntuale, a cadenza stagionale quando i pollini delle piante si riversano nell’atmosfera e si propagano attraverso le correnti d’aria andandosi a depositare un po’ ovunque, inclusi congiuntiva, naso e bronchi. Se vanno a colpire le persone sensibili alle proteine allergeniche liberate, queste reagiscono causando sintomi caratteristici quali lacrimazione, mal di testa, naso che cola, starnuti. Nelle forme più gravi l’allergia a volte può manifestarsi anche con dermatiti, congiuntivite ed episodi di asma.

Ma non solo in primavera: la diffusione delle malattie di tipo allergico sta diventando sempre più estesa in Europa a causa dei cambiamenti climatici; una volta limitata agli esordi della stagione primaverile, ora si sta estendendo a periodi o ambienti più ampi. Secondo le stime la rinite allergica riguarda il 60% della popolazione europea, con il 15-20% colpito da una forma grave della malattia; l’asma allergico riguarderebbe circa il 5%-12% degli europei.

Come curare l’allergia ai pollini?

Chi si trova a fare i conti con l’allergia ai pollini è costretto a convivere periodicamente con malesseri molto fastidiosi che possono compromettere il benessere dell’intero organismo. Per la cura dell’allergia ai pollini in genere si ricorre a diverse tipologie di farmaci – tra cui cromoni, antistaminici, broncodilatatori, cortisonici, antagonisti dei leucotrieni – e a un’immunoterapia specifica (o vaccino), che consiste nella somministrazione di dosi sempre crescenti di estratti pollinici sensibilizzanti.

L’identificazione dell’allergene (o degli allergeni) e la corretta terapia farmacologica deve essere individuata e prescritta da un medico specialista; la cura deve essere portata avanti in modo costante da parte del soggetto allergico. Sulla base della diagnosi è anche possibile stabilire un corretto programma di prevenzione da mettere in atto prima dell’inizio della stagione pollinica.

Cosa fare per prevenire l’allergia ai pollini?

Un primo consiglio utile per prevenire l’allergia ai pollini è quello di consultare i calendari pollinici relativi al proprio luogo di residenza per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche o i bollettini dei pollini per sapere con esattezza quali pollini sono presenti nell’aria e in quali quantità. La fioritura di alcune piante può avvenire comunque anche al di fuori della primavera:

  • Cupressacee: da gennaio/febbraio fino a marzo/aprile;
  • Parietaria: da marzo a ottobre;
  • Graminacee: da aprile a giugno;
  • Olacee: da maggio a giugno;
  • Composite o Asteracee: da luglio a settembre.

Durante il periodo di pollinazione, per contenere gli effetti dell’allergia da polline sarebbe opportuno:

  • evitare di uscire nelle fasce orarie di maggiore concentrazione pollinica, cioè dalla tarda mattinata al primo pomeriggio;
  • stare lontani dalle zone di campagna soprattutto nelle giornate ventose o in caso di temporali evitando di camminare sui prati in cui è appena stata tagliata l’erba;
  • non viaggiare in auto con i finestrini abbassati, ma preferire l’impianto di aria condizionata (con filtri puliti o possibilmente con filtri di aerazione anti-polline);
  • evitare di praticare sport all’aria aperta nelle aree verdi nelle ore centrali della giornata soprattutto quando c’è sole e vento;
  • non lavare troppo spesso i capelli in quanto i pollini presenti nell’aria vanno a depositarsi sul cuscino durante il sonno;
  • mantenere puliti i filtri dei condotti di aeratori, condizionatori e umidificatori;
  • quando si è in casa cercare di tenere le finestre il più possibile chiuse durante le ore centrali della giornata.

Una buona regola per prevenire l’allergia ai pollini è anche quella di prestare attenzione all’alimentazione evitando tutti quegli alimenti che potrebbero provocare ulteriori reazioni allergiche o che potrebbero aumentare l’intensità delle crisi allergiche di cui già si soffre. A seconda del tipo di allergia sarebbe opportuno evitare il consumo di questo tipo di frutta e ortaggi:

  • Basilico, piselli, more, ortica, melone, ciliegie: in caso di allergia alle parietarie;
  • Mele, banane prugne, albicocche, pesche, fragole, ciliegie, nocciole, patate, carote, mandorle, arachidi, pistacchi, finocchi, sedano: in caso di allergia alle betulacee;
  • Meloni e angurie, agrumi, pesche, albicocche, ciliegie, kiwi, pomodori, patate, melanzane, arachidi, mandorle: in caso di allergia alle graminacee;
  • Meloni e angurie, mele, banane, anice, camomilla, cicoria, prezzemolo, finocchi, sedano e carote: in caso di allergia alle composite.