
Artrosi: cos’è e come si cura
Inserito da Staff in data 10 Maggio 2022
Anche detta osteoartrosi o meno correttamente osteoartrite, molto comune nella terza età (più del 30% degli italiani al di sopra dei 65 anni di età ne soffre), l’artrosi è una patologia cronica e degenerativa a carico delle articolazioni. Con il tempo determina una progressiva degenerazione delle articolazioni, con conseguente dolore, rigidità e limitazioni nei movimenti.
Spesso è considerata una patologia della terza età, ma in realtà l’artrosi è legata anche ad altri fattori quali familiarità, peso corporeo e genere. Cosa è esattamente? Come è possibile curarla? Scopriamolo qui in dettaglio.
Artrosi: che cosa è
L’artrosi è un’artropatia cronica che comporta la distruzione e progressiva perdita della cartilagine delle articolazioni. Di tutte le malattie reumatiche è la più comune, ampiamente diffusa tra le persone con più di 60 anni e con un’incidenza maggiore nel sesso femminile: le donne tendono infatti a sviluppare la patologia più precocemente degli uomini e con sintomi più severi.
A incidere sulla manifestazione della malattia sono anche la familiarità, ovvero la presenza in famiglia di altri casi di questa patologia, e il peso: sovrappeso e obesità sono fattori che incidono negativamente sulla possibilità di andare incontro a problemi di artrosi. Ma non solo: traumi, fratture o malformazioni possono innescare processi infiammatori che diventano causa scatenante dell’artrosi.
A essere colpite sono soprattutto le articolazioni delle mani, ma anche delle ginocchia e della colonna vertebrale. A seconda della parte del corpo interessata, i sintomi possono differire e comportare conseguenze distinte. Un esame radiologico, unitamene a una visita medica presso uno specialista, possono permettere la diagnosi della malattia.
Come riconoscere l’artrosi
La malattia ha un decorso progressivo con sintomi più o meno intensi a seconda della fase in cui si trova il paziente. Il sintomo principale che caratterizza l’artrosi è comunque sempre il dolore. In una fase iniziale della malattia il dolore può presentarsi in seguito a uno sforzo fisico che va a caricare sulle articolazioni oppure dopo un periodo di immobilità prolungata, come ad esempio la mattina al risveglio.
Possono comunque presentarsi anche altri sintomi:
- Rigidità articolare
- Arrossamento della pelle
- Gonfiore delle articolazioni
- Difficoltà nei movimenti
- Deformità e lussazioni
- Febbre e stanchezza generale
I sintomi possono differire anche a seconda della parte del corpo interessata:
- Colonna vertebrale: di solito colpisce la zona lombare o cervicale comportando una lombalgia progressivamente sempre più intensa e intorpidimento di spalle e braccia (nel caso dell’artrosi cervicale);
- Anca: la rigidità che ne consegue impedisce la normale mobilità e un dolore che può interessare anche l’inguine, l’interno coscia e talvolta le ginocchia;
- Ginocchio: più comune nel sesso femminile, causa dolore, gonfiore e rigidità che in età avanzata possono portare a una progressiva invalidità;
- Mani: può comportare la deviazione laterale di una o più falangi; colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa;
- Piede: inizialmente può presentarsi come borsite, per poi degenerare in un deterioramento graduale dell’articolazione.
Quali sono i rimedi possibili? Esiste una cura per l’artrosi?
Come curare l’artrosi
Non si può parlare di cura vera e propria per l’artrosi. L’approccio del trattamento si concentra sul miglioramento generale della qualità di vita del paziente. Ciò viene fatto intervenendo sulla riduzione del dolore e cercando di ottenere un rallentamento nella degenerazione dei sintomi: per farlo si fa ricorso ad anti-infiammatori, anti-dolorifici e terapie infiltrative (ad esempio a base di acido ialuronico); interventi rigenerativi o inserimento di protesi, nel caso di sintomi più severi.
Anche se non esiste una cura risolutiva, è possibile ottenere benefici anche intervenendo sui fattori scatenanti la malattia: è importante prevenire obesità e sovrappeso, praticare una attività fisica moderata per combattere la comparsa dei disturbi articolari ed evitare un uso eccessivo e logorante delle articolazioni.