Asma, non solo una malattia primaverile
Inserito da Staff in data 24 Maggio 2024
Le temperature che si fanno sempre più miti, le giornate che si allungano, gli alberi in fiore: per molti la primavera è il momento più piacevole dell’anno. Ciò vale per molti, ma non per tutti: chi soffre di asma attende la primavera con apprensione in quanto questa è la stagione in cui si fanno maggiormente sentire i sintomi asmatici.
È comunque importante sottolineare che, nonostante le allergie ai pollini – fattori scatenanti dell’asma – si concentrino in primavera, è sbagliato identificare l’asma solo con le allergie primaverili: l’asma è una malattia cronica che si presenta in ogni momento dell’anno e che va quindi trattata in modo adeguato anche al di fuori della primavera.
Quali sono le cause dell’asma? Come è possibile individuare e curare la malattia? Vediamolo in dettaglio.
Le cause dell’asma
L’asma è una malattia cronica delle vie aeree che causa infiammazione e restringimento dei bronchi. Questo processo infiammatorio comporta gonfiore della mucosa bronchiale, eccessiva produzione di muco denso e contrazione dei muscoli delle pareti bronchiali, riducendo la dimensione dei bronchi e ostacolando il passaggio dell’aria.
La difficoltà respiratoria è il sintomo principale dell’asma. Ma quali sono le cause di questa condizione?
Le cause dell’asma possono variare da persona a persona. Un fattore importante è la predisposizione ereditaria: la presenza di casi asmatici in famiglia aumenta significativamente il rischio di sviluppare l’asma.
Circa il 50% degli asmatici soffre di asma allergica, una forma della malattia scatenata da allergeni inalanti come pollini, acari della polvere, peli di animali e altre sostanze.
Oltre agli allergeni, gli asmatici hanno bronchi iperattivi che reagiscono in modo esagerato a stimoli che nelle persone non asmatiche non creano problemi. Tra gli stimoli irritanti ci sono ad esempio:
- fumo di sigaretta
- gas di scarico
- polveri
- odori forti
- sbalzi di temperatura
- umidità
- sforzi fisici
La diagnosi
La diagnosi dell’asma si basa principalmente sulla spirometria, un esame che misura la funzionalità respiratoria e rileva eventuali ostruzioni dei bronchi. Se la spirometria evidenzia un’ostruzione, si procede con un test di broncodilatazione per verificare se un broncodilatatore può migliorare il disturbo.
Se la funzionalità respiratoria risulta normale durante l’esame, si può eseguire un test di broncostimolazione, che prevede l’inalazione di dosi crescenti di una sostanza irritante per verificare se i bronchi reagiscono in modo esagerato. Questi test sono fondamentali per confermare la presenza di asma, specialmente nei casi in cui i sintomi non sono immediatamente manifesti.
Una volta confermata la diagnosi di asma, è essenziale identificare le cause scatenanti della malattia. Questo processo inizia con una dettagliata anamnesi clinica, seguita da test allergologici (come prove cutanee e ricerca delle immunoglobuline specifiche), per individuare eventuali allergeni responsabili. In alcuni casi, si ricorre a test di provocazione specifica o prove di eliminazione, dove si evita il contatto con agenti sospettati per osservare se i sintomi migliorano.
La terapia asmatica
Oggi la terapia dell’asma si avvale di trattamenti sicuri ed efficaci che, se ben gestiti, consentono ai pazienti di condurre una vita normale senza limitazioni. I farmaci principali utilizzati sono i cortisonici e i broncodilatatori:
- Cortisonici: somministrati per via inalatoria a dosi molto basse, sono fondamentali per ridurre l’infiammazione bronchiale caratteristica della malattia; vanno utilizzati anche durante i periodi di apparente quiescenza della malattia per mantenere il controllo dell’infiammazione e prevenire le riacutizzazioni, e possono essere utilizzati a lungo termine, anche per tutta la vita, senza comportare effetti collaterali significativi;
- Broncodilatatori: sono essenziali per alleviare i sintomi acuti dell’asma, come il broncospasmo, aprendo i bronchi e facilitando la respirazione; sono particolarmente efficaci durante le fasi sintomatiche della malattia e devono essere sempre utilizzati in associazione con i cortisonici inalatori per garantire un controllo ottimale della malattia.
Si può parlare di prevenzione?
Prevenire l’asma non è sempre possibile, tuttavia, ci sono diversi accorgimenti che possono ridurre il rischio di sviluppare la malattia o minimizzarne i sintomi nei soggetti già diagnosticati. L’esposizione ai gas di scarico delle automobili, in particolare quelli dei motori diesel, è nota per facilitare la comparsa di asma. Cercare di ridurre l’esposizione ai gas di scarico, ad esempio evitando aree con traffico intenso, può contribuire a prevenire l’insorgenza della malattia.
Per chi ha già ricevuto una diagnosi di asma, seguire regolarmente la terapia prescritta e adattare l’intensità delle cure in base ai sintomi è essenziale. Questo richiede una stretta collaborazione con il medico curante o lo specialista.
Fare il possibile per prevenire le infezioni respiratorie come influenza e polmoniti è altrettanto importante e può essere ottenuto attraverso l’uso di vaccini appropriati. Inoltre, evitare l’esposizione a sostanze irritanti, come il fumo di tabacco, è altrettanto utile. Infine, condurre uno stile di vita salutare, con una dieta equilibrata e una buona attività fisica, può migliorare la salute generale e contribuire a mantenere sotto controllo l’asma.