Come scegliere lo sport giusto per i bambini

Come scegliere lo sport giusto per i bambini

Per assicurare un buono sviluppo fisico e per evitare la predisposizione al sovrappeso e tutte le conseguenze negative derivanti da una vita sedentaria, è fondamentale che i bambini pratichino un’adeguata attività sportiva fin da piccoli.  

La pratica di una attività motoria ha molti effetti positivi: apporta benefici importanti sullo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico, sull’apparato cardio-circolatorio e sul sistema endocrino e metabolico; lo sport svolge inoltre un ruolo importante per la socializzazione del bambino, il controllo dell’emotività e lo sviluppo dell’autostima. 

Oggi i genitori hanno la possibilità di scegliere tra numerose attività sportive: di fronte a un’offerta così estesa come fare per scegliere lo sport giusto per i bambini?

Vediamo insieme quali sono le attività sportive più idonee in base all’età e i benefici specifici apportati dai diversi sport:

  • Nuoto: è un’attività sportiva completa che favorisce lo sviluppo armonico del corpo, allena cuore e polmoni e dona coordinazione nei movimenti; svolgendosi in acqua non comporta un sovraccarico delle articolazioni e quindi non causa traumi muscolari;  può essere praticato a partire dai tre anni (l’attività agonistica dagli otto);
  • Calcio: migliora la coordinazione dei movimenti, aumenta la resistenza cardio-respiratoria e favorisce lo sviluppo di uno spirito di squadra; non può però essere considerato uno sport completo perché favorisce lo sviluppo soprattutto della muscolatura delle gambe; può essere praticato a partire dai 7-8 anni, quando i bambini sono in grado di apprendere appieno le regole di gioco; per l’attività agonistica meglio aspettare i 12-13 anni;
  • Basket e pallavolo: più complete rispetto al calcio, coinvolgono anche la muscolatura di braccia, schiena e addominali; in quanto sport di squadra sono molto utili per la socializzazione e lo spirito di gruppo; anche in questo caso è meglio iniziare la pratica dai 7-8 anni;
  • Ciclismo: migliora coordinazione nei movimenti ed equilibrio oltre a favorire molto la resistenza cardio-vascolare; insegna inoltre a rispettare la segnaletica stradale fin da piccoli; in questo caso la pratica può iniziare anche prima dei 7 anni;
  • Tennis e scherma: sviluppano concentrazione e autostima, entrambi impegnano però soprattutto la parte superiore del corpo e in modalità asimmetrica quindi è preferibile integrare con altre attività sportive; l’attività agonistica comincia dagli 8-10 anni;
  • Rugby: favorisce lo sviluppo omogeneo della muscolatura e la coordinazione dei movimenti, insegna inoltre il rispetto delle regole e dell’avversario; può essere praticato a partire dai 7-8 anni;
  • Karate e judo: contribuiscono a sviluppare forza e coordinazione e sono particolarmente utili per i bambini timidi perché aiutano a migliorare la fiducia nelle proprie capacità e a tenere a bada l’aggressività; possono essere praticati dai 7-8 anni;
  • Atletica leggera: è uno sport poco praticato ma molto efficace perché potenzia resistenza, potenza, velocità e agilità inoltre permette di gestire e superare le proprie paure; a livello agonistico può essere praticato dopo i 15-16 anni;
  • Danza: favorisce lo sviluppo armonico del corpo e insegna armonia, coordinazione, musicalità e disciplina oltre alla postura corretta; può essere praticata già a partire dai 4-5 anni;
  • Pattinaggio: migliora equilibrio, coordinazione e socializzazione, ma trattandosi di attività asimmetrica richiede un’attività complementare come la ginnastica; è adatto a partire dai sei anni di età. 

Per scegliere lo sport giusto per i bambini è fondamentale capire quali sono le reali aspirazioni e i gusti personali del bambino (e non dei genitori): la scelta del giusto sport deve sempre essere il risultato di un compromesso tra le caratteristiche fisiche e i gusti personali del bambino.

La scelta dell’attività sportiva da svolgere deve tenere conto anche del carattere del bambino: se è molto timido è meglio avvicinarlo gradualmente alle attività di squadra, dandogli modo di rafforzare prima la propria autostima con sport più individuali.