
Mononucleosi: quali sono i sintomi e come avviene il contagio
Inserito da Staff in data 27 Gennaio 2025
La mononucleosi, in gergo conosciuta anche come “malattia del bacio”, è un’infezione virale molto comune causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli herpes virus.
Questa patologia interessa principalmente gli adolescenti e i giovani adulti (in genere dall’adolescenza ai 30 anni), ma può colpire anche persone più adulte. La mononucleosi si manifesta in modo diverso a seconda del sistema immunitario della persona infetta, variando da una condizione pressoché asintomatica a una sindrome simil-influenzale; talvolta può avere però anche manifestazioni particolari, anche con complicazioni non trascurabili.
La malattia è particolarmente diffusa in Occidente e rappresenta una delle infezioni più comuni trasmesse attraverso la saliva. Quali sono i sintomi che permettono di riconoscere la mononucleosi? Che durata ha la malattia? Qual è il trattamento indicato per la guarigione? Come è possibile prevenirla? Vediamolo insieme punto per punto.
I sintomi della mononucleosi
La mononucleosi può essere asintomatica o presentarsi solo con una sintomatologia lieve che spesso la porta a essere confusa con quella di un banale raffreddore o di un’influenza stagionale. Tuttavia, in alcuni casi può provocare manifestazioni più evidenti, come ad esempio:
- Debolezza e stanchezza persistenti: uno dei sintomi più comuni, che può protrarsi per diverse settimane;
- Febbre: generalmente lieve ma talvolta anche elevata;
- Ingrossamento dei linfonodi: soprattutto quelli localizzati nel collo e nelle ascelle;
- Ingrossamento della milza: noto come “splenomegalia”, può comportare dolore o disagio nell’area addominale sinistra;
- Mal di gola: spesso associato a tonsille gonfie e rivestite di una patina bianca.
In rari casi, la mononucleosi può portare a complicazioni potenzialmente gravi, come ad esempio:
- Epatite: infiammazione del fegato con possibile comparsa di ittero;
- Anemia emolitica e trombocitopenia: riduzione dei globuli rossi e delle piastrine nel sangue;
- Miocardite: infiammazione del muscolo cardiaco;
- Meningite o encefalite: coinvolgimento del sistema nervoso centrale;
- Rottura della milza: una condizione rara ma pericolosa che richiede intervento chirurgico immediato.
Come avviene il contagio della mononucleosi
Il virus di Epstein-Barr si trasmette principalmente attraverso la saliva, da qui il soprannome “malattia del bacio”. Tuttavia, il contagio può avvenire anche tramite:
- Condivisione di oggetti personali: come stoviglie, bicchieri, spazzolini o strumenti per l’igiene personale;
- Goccioline di saliva nell’aria: emesse quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla in un ambiente chiuso;
- Contatto ravvicinato: in particolare tra bambini che condividono giocattoli o oggetti.
È importante sapere che il virus può essere eliminato attraverso la saliva per molti mesi dopo l’infezione, anche in assenza di sintomi. Questo contribuisce alla sua ampia diffusione nella popolazione.
Per ridurre il rischio di contagio, è fondamentale adottare alcune buone pratiche, come evitare di condividere stoviglie e oggetti personali, e mantenere una buona igiene, specialmente in ambienti che sono frequentati da molte persone.
Quanto dura la mononucleosi e come la si tratta
La durata della mononucleosi varia da persona a persona. Nella maggior parte dei casi, i sintomi acuti durano da due settimane a un mese, ma la sensazione di stanchezza e debolezza può persistere per settimane o addirittura mesi. Durante il decorso della malattia, è essenziale riposare e seguire le indicazioni mediche per favorire una completa guarigione.
Parlando invece del trattamento della malattia, non esiste una terapia specifica per la mononucleosi, in quanto tende a risolversi spontaneamente senza lasciare conseguenze a lungo termine. Tuttavia, alcune misure possono aiutare a gestire i sintomi:
- Farmaci antipiretici e antinfiammatori: utili per controllare febbre e infiammazione;
- Terapia corticosteroidea: indicata in casi più gravi per ridurre l’infiammazione;
- Antibiotici: prescritti solo in caso di sovra-infezioni batteriche.
Tuttavia, la sua gestione richiede attenzione, soprattutto per prevenire complicazioni e ridurre il rischio di contagio. Riposo, un’adeguata idratazione e il rispetto delle indicazioni mediche sono fondamentali per affrontare al meglio questa infezione. Se si manifestano sintomi sospetti o persistenti, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
Per prevenire complicazioni come la rottura della milza, è consigliabile evitare attività fisiche intense o traumi addominali fino a completa guarigione, verificata attraverso esami diagnostici.