Osteoporosi: 5 cose da sapere

Osteoporosi: 5 cose da sapere

L’osteoporosi è una malattia che riguarda le ossa e che, nello specifico, comporta una bassa densità minerale ossea. Le ossa sono quindi più fragili e soggette a un maggiore rischio di frattura anche per traumi di piccola entità. Le parti del corpo maggiormente interessate sono l’anca, la colonna vertebrale toracica e lombare, il polso e la spalla.

Le stime attuali indicano che la malattia riguardi circa 5 milioni di persone in Italia, con una incidenza più alta nel sesso femminile, in particolare tra le donne nella fase successiva alla menopausa (circa il 23% delle donne al di sopra dei 40 anni di età).

Si tratta quindi di una malattia solo al femminile? Cosa si può fare per prevenirla? Quali sono i suoi sintomi? Ecco cinque aspetti poco conosciuti che riguardano l’osteoporosi.

1 – Riguarda anche il sesso maschile

Si è generalmente portati a credere che l’osteoporosi interessi solo le donne. In realtà, anche se il genere femminile è la fascia della popolazione maggiormente colpita, la malattia può riguardare anche gli uomini (può soffrirne un uomo su cinque nel corso della vita).

Un terzo delle fratture da fragilità (come ad esempio la frattura all’anca) coinvolgono gli uomini al di sopra dei 60 anni ed è spesso associato a una maggiore mortalità rispetto alle donne.

2 – È possibile prevenirla solo al 50%

L’osteoporosi è determinata al 50% da un insieme di fattori di rischio, che possono essere condizionati dallo stile di vita, e da un altro 50% determinato dal proprio patrimonio genetico (età avanzata, sesso, costituzione minuta, familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità ossea, razza bianca o asiatica) e quindi non modificabile.

Tra i fattori ambientali che sarebbe opportuno evitare:

  • dieta povera di calcio
  • dieta troppo ricca di proteine
  • dieta troppo ricca di fibre
  • carenza di vitamina D
  • vita sedentaria
  • eccesso di fumo, alcool, caffè
  • abuso di lassativi

Tra i fattori di rischio sono da aggiungere eventuali alterazioni ormonali come la menopausa precoce, le malattie infiammatorie (celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa), anoressia, amenorrea prolungata o ipertiroidismo.

3 – Spesso si presenta senza sintomi  

Molto spesso il progressivo impoverimento osseo causato dall’osteoporosi non viene segnalato da sintomi specifici. Così succede che la malattia venga diagnosticata solo in seguito a una frattura o un trauma che coinvolge le ossa. 

In fase iniziale è quindi una malattia asintomatica; in una fase più avanzata può comportare mal di schiena, abbassamento dell’altezza, postura incurvata, fratture di vertebre, femore, polso o altre ossa del corpo. Nel caso in cui si manifestino schiacciamenti o microfratture delle ossa può comportare anche dolore.

4 – Il calcio è il micronutriente più importante per prevenirla

Il calcio, componente essenziale delle ossa, è un fattore determinante nella prevenzione dell’osteoporosi. Ecco perché si suggerisce di adottare sempre una dieta equilibrata, fin dalle prime fasi della vita, che comprenda cibi che contengono calcio, come ad esempio:

  • latte e prodotti lattiero-caseari
  • pesce azzurro
  • verdure  
  • frutta secca
  • legumi
  • arance

Importante è garantire l’adeguato fabbisogno giornaliero di calcio: circa 0,8 grammi al giorno negli adulti, 0,8 nei bambini fino a 6 anni, intorno allo 1,2 gr nella fascia dagli 11 ai 17 anni, circa 1,2-15,6 nelle donne al di sopra dei 50 anni.

Essenziale è anche il ruolo svolto dalla vitamina D in quanto aiuta il corpo ad assorbire il calcio proveniente dai cibi ingeriti.

5 – La MOC è consigliata alle donne in post-menopausa e agli uomini oltre i 60 anni

La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) è la tecnica di riferimento per la diagnosi dell’osteoporosi. Il test – della durata di pochi secondi e del tutto indolore – avviene tramite un apposito macchinario che misura la densità ossea dal piede.

L’esame è consigliato anche agli sportivi che incorrono spesso in fratture e problemi di natura ossea, a chi soffre di carenza di vitamina D o alle donne che soffrono o hanno sofferto di amenorrea o anoressia nervosa.