Salute e terza età: quali sono i check-up periodici da fare

Salute e terza età: quali sono i check-up periodici da fare

Sono davvero necessari i check-up periodici per verificare il proprio stato di salute? Secondo i sondaggi gli italiani sembrano ignorare la questione: la maggior parte delle persone decide infatti di sottoporsi a esami e accertamenti medici solo in presenza di disturbi.

Eppure fare prevenzione è fondamentale, soprattutto negli over 60, per prevenire molte delle principali patologie che possono riguardare le persone anziane.

Quali sono i check-up periodici da fare nella terza età? Come e quando effettuarli? Vediamolo insieme in questo articolo.

Che cosa sono i check-up

Con il termine inglese check-up si intende semplicemente un controllo medico da effettuare con cadenza periodica (in genere almeno una volta all’anno), anche in assenza di sintomi conclamati.

Prima di dedicarsi agli esami specifici è importante che il proprio medico si dedichi a un quadro generale dello stato di salute del paziente, personalizzato in base alla specifica storia clinica del soggetto e alla familiarità con determinate malattie. Se, per esempio, nella famiglia del paziente c’è una maggiore incidenza di patologie di tipo cardiovascolare piuttosto che di tipo oncologico, si renderà necessario approfondire prima di tutto l’esame del colesterolo, eseguire un controllo cardiologico e tenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Conoscere la storia clinica del paziente è fondamentale per il medico, in quanto gli consente di prescrivere esami mirati e specifici, aumentando così notevolmente le possibilità di prevenire le patologie nei confronti delle quali si è maggiormente predisposti.

Allo stesso tempo è necessario informare il medico circa il proprio stile di vita e le proprie abitudini alimentari e se queste sono cambiate nell’ultimo periodo per conoscere quali sono gli aspetti vulnerabili e da tenere particolarmente sotto controllo.

Quali check-up periodici fare nella terza età

L’abitudine a sottoporsi a check-up periodici è altamente consigliata sopratutto a partire dai 50 anni. Oltre ai controlli predisposti “su misura”, ci sono alcuni controlli di routine a cui è necessario sottoporsi indipendentemente dalla propria storia clinica.

Nello specifico i check-up periodici da effettuare nella terza età riguardano:

  • esami del sangue: fondamentali per controllare la quantità di glucosio e colesterolo nel sangue e quindi il rischio nei confronti di patologie quali diabete, infarto o ictus; è inoltre importante controllare il valore delle transaminasi, per verificare lo stato di salute del fegato;
  • esame delle feci e delle urine: molto importanti per diagnosticare eventuali problemi a carico di intestino, pancreas o reni;
  • misurazione della pressione sanguigna: periodicamente è necessario controllare i valori della pressione sanguigna, soprattutto per verificare un eventuale ipertensione (condizione subdola in quanto quasi sempre asintomatica);
  • controllo dell’udito: il check-up dell’udito, da effettuare presso un medico otorinolaringoiatra oppure un audiologo, è essenziale per diagnosticare eventuali disturbi nella percezione dei suoni;
  • controllo ginecologico: dopo la menopausa si rendono necessari controlli ginecologici periodici e costanti con ecografia pelvica e transvaginale, oltre a pap-test da effettuare con periodicità costante, visita del seno e mammografia;
  • controllo della prostata: con l’avanzare dell’età negli uomini è necessario controllare lo stato di salute della prostata (il tumore alla prostata è uno dei più diffusi tra gli uomini) sottoponendosi all’esame del PSA, marcatore utile per individuare il tumore alla prostata, ma anche indicatore dell’ipertrofia prostatica benigna.

 

 

2 risposte a “Salute e terza età: quali sono i check-up periodici da fare”

  1. Antonio Era ha detto:

    Ho 83 compiuti ho una prostatite begnina che analasi devo fare per la mia salute. Basta un check up, o devo fare analisi specifiche? Grazie

    • Staff ha detto:

      Buongiorno
      solitamente il medico di base invia da un medico urologo il quale decide in base a diversi criteri a quali analisi far sottoporre il paziente .
      Cordialmente
      Lo Staff