Sclerosi multipla: che cosa è e come riconoscerla

Sclerosi multipla: che cosa è e come riconoscerla

La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa cronica che colpisce il sistema nervoso centrale interferendo con la trasmissione dei segnali tra il cervello, il midollo spinale e i nervi ottici. Il risultato è una condizione invalidante che può dare origine a un’ampia varietà di sintomi.

La malattia può manifestarsi a qualsiasi età, ma colpisce principalmente persone tra i 20 e i 45 anni. Si stima che nel mondo ci siano circa 2,8 milioni di persone affette da sclerosi multipla, con 1.200.000 casi in Europa e circa 137.000 casi in Italia. Le donne risultano colpite con una frequenza doppia rispetto agli uomini.

Quali sono le cause dell’insorgenza di questa patologia? Quali sono i segnali che permettono di riconoscerla? Vediamolo insieme.

Le cause della sclerosi multipla

Quando si verifica la sclerosi multipla il sistema immunitario attacca in modo anomalo andando a distruggere la guaina mielinica, il rivestimento che isola e protegge le cellule del sistema nervoso. Questo processo provoca un aumento dell’infiammazione e, di conseguenza, danni ai tessuti.

Le cause precise della sclerosi multipla non sono ancora del tutto note. Attualmente, si ritiene che questa malattia abbia una natura autoimmune: la perdita di mielina è legata a un’anomala risposta del sistema immunitario, che avvia un’infiammazione autoimmune attaccando la mielina come se fosse un elemento estraneo.

La sclerosi multipla è considerata una malattia multifattoriale, in cui fattori ambientali si combinano con una predisposizione genetica allo sviluppo dell’autoimmunità.

Studi recenti hanno identificato diversi fattori ambientali associati al rischio di sviluppare la malattia, tra cui:

  • Latitudine: il rischio è maggiore nei paesi lontani dall’Equatore, probabilmente a causa della minore esposizione alla luce solare;
  • Etnia: l’origine caucasica sembra avere una maggiore predisposizione;
  • Fumo: sembra comportare un rischio maggiore di contrarre la malattia;
  • Obesità: in particolare durante l’infanzia e l’adolescenza.
  • Esposizione ad agenti infettivi: in particolare, il virus di Epstein-Barr (EBV) sembra giocare un ruolo significativo, aumentando in modo sostanziale il rischio di sviluppare la malattia.

Quali sono i sintomi

La sclerosi multipla si manifesta attraverso una ampia varietà di sintomi, causati dall’interruzione o dal malfunzionamento degli impulsi nervosi nelle aree colpite dalla perdita di mielina e dal danno assonale.

I principali sintomi includono:

  • Difficoltà motorie: problemi nel movimento e nella coordinazione;
  • Disturbi della vista: visione offuscata o doppia, perdita parziale della vista;
  • Stanchezza cronica: affaticamento anche nello svolgimento di attività quotidiane;
  • Dolori muscolari: crampi o spasmi;
  • Disturbi della sensibilità: formicolii, intorpidimento o perdita di sensibilità;
  • Disturbi del linguaggio: difficoltà nell’articolazione delle parole;
  • Problemi della vescica: difficoltà a urinare o incontinenza;
  • Problemi sessuali: diminuzione della libido o difficoltà durante l’intimità;
  • Alterazioni dell’umore: depressione, ansia o instabilità emotiva.

L’intensità dei sintomi varia in base all’estensione della perdita di mielina e alla gravità del danno assonale. La tipologia dipende dalla localizzazione delle lesioni nel sistema nervoso.

Le manifestazioni della malattia possono interferire significativamente con la vita di tutti i giorni, rendendo difficili azioni semplici come camminare, leggere, parlare o afferrare oggetti. Nell’80% dei casi, le complicazioni fisiche portano a gravi forme di disabilità, influendo pesantemente sulla qualità della vita.

Diagnosi e terapie

Attualmente non esiste un test unico in grado di fornire una diagnosi certa e definitiva di sclerosi multipla.

La diagnosi viene stabilita dal medico attraverso una combinazione di fattori: i sintomi riportati dal paziente, l’esame neurologico, e l’uso di strumenti diagnostici come la risonanza magnetica, oltre a test biologici su sangue e liquido cerebrospinale. L’analisi complessiva dei risultati, insieme a un’osservazione clinica prolungata, consente di confermare o escludere la presenza della malattia.

Sebbene non esista ancora una cura definitiva per la sclerosi multipla, sono disponibili trattamenti efficaci per ridurre la frequenza e la gravità degli attacchi e rallentare la progressione della malattia. Le terapie hanno l’obbiettivo di abbreviare e alleviare le ricadute con l’uso di corticosteroidi e farmaci immunomodulanti e immunosoppressori.

Agire tempestivamente è fondamentale per limitare i danni alla mielina già nelle fasi iniziali della malattia, modificando il decorso e riducendo l’impatto dei sintomi.