Sindrome del tunnel carpale: sintomi e cura

Sindrome del tunnel carpale: sintomi e cura

Spesso le persone lamentano fastidi o dolori al polso: in molti casi il responsabile di questi problemi è il tunnel carpale, un piccolo canale a livello del polso attraverso cui passa il mediano, un nervo fondamentale per i movimenti e la sensibilità delle dita e della mano.

Quando il nervo mediano durante il suo passaggio attraverso il tunnel carpale viene compresso, ecco che subentra la cosiddetta “sindrome del tunnel carpale”, una delle patologie più frequenti a carico della mano.  

Nella maggior parte dei casi la sindrome coinvolge entrambe le mani; le più colpite solo le donne (anche otto volte più degli uomini) al di sopra dei 50 anni di età.

Perché si verifica? Come possiamo riconoscere questa patologia? Qual è la terapia consigliata? Vediamolo insieme.

Sindrome del tunnel carpale: come si manifesta

La sindrome del tunnel carpale in genere si manifesta con alcuni sintomi caratteristici. Tra questi:

  • Formicolio delle prime tre dita della mano (mignolo e anulare esclusi)
  • Senso di intorpidimento
  • Perdita di forza nella presa
  • Dolore

Formicolio e dolore si presentano soprattutto di notte, mentre si sta dormendo, o al mattino al momento del risveglio. Questo per via di una diversa distribuzione dei liquidi rispetto alla posizione che assumiamo normalmente il giorno (in posizione verticale i liquidi tendono verso il basso).

Per lo più saltuari, questi sintomi tendono a diventare cronici e a presentarsi non solo alla mano ma anche lungo il braccio; nei casi più gravi, la sindrome può rendere difficoltoso afferrare in modo saldo gli oggetti.

La sindrome del tunnel carpale non è da confondere con altre patologie che riguardano ad esempio il nervo ulnare (e quindi il gomito) con conseguente fastidio all’anulare e al mignolo, oppure una sofferenza radicolare cervicale o una compressione cervicale da ernia del disco.

Per confermare la diagnosi è efficace l’EMG, un esame che si articola in due fasi: l’elettromiografia, test non invasivo che avviene tramite l’applicazione di elettrodi, e l’elettroneurografia, che tramite elettrodi ad ago valuta la velocità di trasmissione degli impulsi da parte del nervo.

Le cause di questo disturbo sono tutt’altro che scontate.

Le cause 

In passato si riconduceva la sindrome del tunnel carpale ad attività manuali intense ripetute a lungo. Studi attuali hanno però dimostrato che non è sempre così.

Traumi al polso, come una frattura, infiammazioni o microtraumi dovuti a un uso prolungato della mano per attività lavorative (tra cui l’utilizzo del mouse) possono concorrere alla sindrome del tunnel carpale. Altre motivazioni sono riconducili a malattie sistemiche come l’artrite reumatoide e il diabete, ma non solo.

Anche gli equilibri ormonali possono avere un ruolo determinante: sbalzi ormonali dovuti a una gravidanza, all’assunzione di farmaci anticoncezionali o alla menopausa possono causare ristagni di liquidi che portano a un esordio della sindrome.

Come si cura?

Nella maggior parte dei casi, per risolvere i problemi legati al tunnel carpale si interviene chirurgicamente. L’intervento avviene per via endoscopica: con un piccolo taglio al livello del polso il chirurgo è in grado di entrare nel canale; tramite un apposito dispositivo provvisto di videocamera a un’estremità e lama all’altra estremità, può intervenire in corrispondenza del nervo.

L’intervento è di breve durata (nell’ordine di pochi minuti) e la ripresa del paziente è rapida. Il paziente deve solo portare un bendaggio al polso per una quindicina di giorni ma può usare la mano in tutta tranquillità.

E come prevenire?

Prevenire la sindrome del tunnel carpale è possibile nel momento in cui si interviene tempestivamente non appena i sintomi sono di lieve entità. In questa fase risultano utili le terapie termali e i fanghi; le infiltrazioni possono essere utili per ridurre il dolore (sono comunque da valutare vista la dimensione ristretta dell’articolazione).