Smettere di fumare: tutti i benefici
Inserito da Staff in data 11 Giugno 2024
Il fumo di sigaretta rappresenta un pericolo comprovato per la salute umana ed è oggi la principale causa evitabile di morte prematura. Le sostanze tossiche inalate con il fumo possono aumentare il rischio di contrarre malattie a carico della pressoché totalità degli organi del corpo.
Nonostante la consapevolezza dei rischi del fumo, una parte significativa della popolazione italiana e mondiale continua a fumare. Secondo il Rapporto Nazionale sul tabagismo del 2023, fuma il 20,5% degli italiani al di sopra dei 15 anni di età (10,5 milioni di persone, il 25,1% degli uomini e il 16,3% delle donne). In Italia si calcola, inoltre, che il fumo di tabacco sia responsabile di oltre 93.000 decessi all’anno.
Smettere di fumare richiede una buona dose di perseveranza e forza di volontà: per avere un supporto è però possibile assumere appositi farmaci anti-dipendenza e seguire percorsi terapeutici specifici, adattati alle caratteristiche personali di ciascuno.
Quali sono i danni causati dal fumo di sigaretta? E quali sono i benefici per la salute nel momento in cui si decide di smettere di fumare? Lo vediamo insieme qui.
Cosa si trova all’interno di una sigaretta
Una sigaretta contiene oltre 4000 sostanze dannose per la salute, senza contare il monossido di carbonio che si produce con la combustione. Di queste sostanze, la più nota è la nicotina, un alcaloide stimolante in grado di raggiungere il cervello in pochi secondi: anche se non è una sostanza particolarmente tossica, genera però dipendenza.
La nicotina rilascia sostanze con effetti stimolanti, quali ad esempio:
- Acetilcolina: provoca eccitazione
- Dopamina: provoca gratificazione e gioia
- Endorfine: riducono l’ansia
- Norepinefrina: provoca eccitazione e riduzione dell’appetito
- Serotonina: aumenta il tono dell’umore e riduce l’appetito
Chi fuma sperimenta gratificazione, rilassamento e miglioramento dell’umore, ma queste sensazioni sono temporanee poiché la nicotina viene smaltita nel giro di massimo due ore, portando al desiderio di un’altra sigaretta.
I danni del fumo di sigaretta
È stato ampiamente accertato che il fumo di sigaretta è strettamente legato allo sviluppo di vari tipi di tumori, tra cui:
- Tumore del polmone
- Tumore dell’esofago
- Tumore del distretto testa-collo
- Tumore del pancreas
- Tumore del colon
- Tumore dei reni
- Tumore della cervice uterina
- Tumore della vescica
Il fumo di sigaretta è responsabile del 90% dei casi di tumore al polmone, rischio che aumenta maggiore è il numero di anni di esposizione al fumo.
Il fumo può anche causare gravi malattie cardiovascolari, come:
- Aumento delle placche arteriosclerotiche
- Ictus
- Infarti
- Aneurisma
La riduzione del flusso sanguigno può portare a difficoltà nel camminare e impotenza negli uomini.
Tra le altre malattie associate al fumo troviamo:
- Patologie respiratorie come l’enfisema polmonare e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Problemi gastrointestinali come l’ulcera gastrica e la riacutizzazione della malattia di Crohn
- Aumento delle infezioni
Per quanto riguarda la salute delle donne, il fumo può aumentare il rischio di:
- Sterilità
- Complicazioni in gravidanza, inclusa la mortalità fetale
- Trombosi (se associato a contraccettivi orali)
- Osteoporosi
Smettere di fumare: quali sono i benefici
Smettere di fumare è essenziale per proteggere la propria salute, con benefici sia immediati che a lungo termine. Ad esempio, dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, la frequenza cardiaca inizia a diminuire, mentre la pressione sanguigna si abbassa in circa due ore. In pochi giorni, i livelli di monossido di carbonio nel sangue si normalizzano, aumentando l’ossigeno e riducendo il rischio di infarto. Da 1 a 5 anni senza sigarette, il rischio di malattie cardiovascolari e tumori si riduce significativamente e, dopo 15 anni, il rischio di tumore è quasi uguale a quello di un non fumatore.
Smettere di fumare ha anche benefici ambientali: la produzione di sigarette richiede molta acqua ed energia e contribuisce alla deforestazione per le piantagioni di tabacco. L’uso di sostanze chimiche per la coltivazione aumenta la presenza di sostanze nocive nei terreni. Inoltre, il fumo delle sigarette emette CO2, che contribuisce al riscaldamento globale, senza contare che le sigarette gettate non correttamente inquinano l’ambiente.
Non da ultimo è considerare l’aspetto economico: le sigarette hanno un costo significativo e rappresentano una spesa rilevante per chi fuma, incidendo notevolmente sul bilancio personale. L’acquisto quotidiano o settimanale di sigarette può sommarsi rapidamente, diventando una voce di spesa costante e consistente.